nei nostri ambienti evangelici non sono molti i giovani che pensano a investire la loro vita in un servizio “a pieno tempo” per il Sgnore. Come mai?

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1. Chi esercita un ministero spirituale non è più stimato come una volta, neanche dai credenti.
 
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2. I giovani desiderano una misura di sicurezza, mentre il servizio cristiano non la prevede, nel senso che comporta di solito sacrifici e rinunzie.
 
17% / 2 votes
3. Molti giovani non vogliono sottomettersi ad alcuna autorità, né umana né divina, ma è impossibile fare un buon lavoro spirituale agendo solo di testa propria.
 
8% / 1 vote
4. La società è molto frammentata. I giovani desiderano una specializzazione in cui esprimersi e pensano che i loro talenti saranno sciupati in un ministero spirituale.
 
8% / 1 vote
5. Il lavoro missionario è visto più come una professione umana e non come una chiamata divina. Perciò è valutato o respinto per motivi professionali.
 
25% / 3 votes
6. Molti si spaventano davanti a un impiego a lungo termine. Una volta dati a un lavoro spirituale, è difficile o impossibile rientrare in altre occupazioni.
 
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7. La mentalità secolarizzata ha invaso la chiesa. Perciò un servizio sociale sembra utile, mentre un servzio spirituale è considerato pittosto fuori della realtà.
 
8% / 1 vote
8. I giovani sono insicuri anche riguardo alla propria fede. I loro interrogativi superano le loro certezze.
 
8% / 1 vote
9. Molti giovani credenti hanno una fede più ereditata dai genitori credenti che non convinzioni proprie. Respingono perciò un impegno totale.
 
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10. Troppi ascoltano più i consigli di altri, le opinioni di genitori o amici, che non i comandamenti della Bibbia.
 
8% / 1 vote


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