Probabilmente sentireste discorsi più interessanti in un bar della vecchia europa all’inizio del XIX secolo, che nei bar odierni, il calcio non era ancora stato inventato e la gente passava ancora il tempo ragionando.
Per cercare di accettare la realtà in cui vivevo continuavo a costruire utopiche speranze, speravo in una presa di coscienza di tutti gli sfruttati da questo sistema: dai lavoratori sempre più precari agli studenti, speravo che, finalmente,le persone si sentissero abbastanza felicita non aver più bisogno di costruirsi un dio, speravo di vivere in un mondo dove la guerra fosse solo una cosa noiosa da studiare sui libri di storia.Fosse permesso di sperare , pensai, fosse possibile sperare, ma la speranza era un difetto nel mondo ormai così perfetto.